Il Kata: persone e aziende,
per migliorare a continui piccoli passi per crescere

Tra i temi/obiettivi del Lean si annovera il “miglioramento continuo”, in Giapponese “Kata”.

Il principio del Kata è quello di perseguire un obbiettivo di miglioramento “a piccoli passi” continui e programmati, basati su un percorso di step predefiniti insieme con un coach; ad ogni passo, si verifica quali miglioramenti effettivi si è riusciti ad ottenere, per poi proseguire.

Il Protocollo “Lean Education Network” ha individuato nel “Miglioramento” il primo argomento da approfondire tra quelli previsti nel suo percorso formativo di “base”, perché esso chiama direttamente in causa il miglioramento delle persone.

Il LEN propone, e ha realizzato, sul miglioramento continuo diverse attività.

L’approfondimento sul Kata è stato sviluppato dall’esperta Anna Possio, anche in seguito alla sua traduzione in italiano (2015) del libro “TOYOTA Kata. Gestire le persone per il miglioramento, l’adattabilità e la superiorità dei risultati(Edizioni McGraw-Hil Education) del ricercatore americano Mike Rother: ingegnere, Rother è una delle figure più autorevoli nel panorama della cultura Lean a livello internazionale. Professore di Lean Management all’Università del Michigan “Ann Arbor”, ha scritto diversi libri in materia, tra cui due best seller: oltre al “Toyota Kata”, un testo sul Learning to See. La sua attività è sempre stata finalizzata a diffondere tra le imprese metodi efficaci per lo sviluppo delle persone e il miglioramento dei risultati. Recentemente, il ricercatore americano ha volto la sua attenzione al mondo dell’Education, a partire dai bambini delle Scuole Elementari.

Al corso “base”, è stata quindi aggiunta la possibilità di un approfondimento “Kata del miglioramento” di 8 ore, per gli studenti, sempre utilizzando, come strumento di insegnamento, il trolley/kit didattico; il corrispondente corso di aggiornamento per gli insegnanti è di 16 ore.

 

Alcuni esempi di applicazione concreta del Kata, promossi dal Protocollo.

  1. In due Scuole, l’IIS Natta di Rivoli e l’IIS Zerboni di Torino, è stata effettuata una sperimentazione, applicando le tecniche di miglioramento continuoad un aspetto pratico della vita scolastica: la gestione dei rifiuti della Scuola (descrizioni in allegato). L’attività ha ingaggiato insegnanti scolastici esperti e gli studenti di due classi organizzati in gruppi di lavoro, guidati da un coach del Protocollo.
  2. Il Liceo salesiano Maria Ausiliatrice di Torino ha invece applicato i concetti del Lean, in particolare il miglioramento continuo, in chiave di rimotivazione allo studio di studenti in difficoltà, portando la propria sperimentazione all’attenzione delle altre Scuole coinvolte nella Rete LEN (descrizioni in allegato).
  3. Una sperimentazione molto importante sul Kata si è svolta presso l’ISISS- Istituto Statale d’Istruzione Specializzata per Sordi Magarotto di Torino. L’obiettivo era il miglioramento dell’insegnamento, attraverso un’attività di coaching “one to one”, con la finalità di rendere più efficaci le attività di recupero scolastico, attraverso l’applicazione delle tecniche del kata e della “peer education”, tesa a coinvolgere tutti gli studenti nel processo di miglioramento: molto positivi i risultati sui ragazzi (descrizione in allegato “Kata applicato all’insegnamento”)

La seconda attività formativa proposta dal LEN alle Scuole è “Kata per crescere” (2018), messa a punto direttamente da Mike Rother. Rivolta sia ad adulti che a giovani, adolescenti e bambini delle Scuole di ogni ordine e grado, consiste in 4 ore di corso con l’impiego di un puzzle di livello elementare. L’esperienza si adatta sia alla formazione aziendale che a quella dei giovanissimi; anche l’aggiornamento degli insegnanti richiede 4 ore.

L’attività proposta da Mike Rother fu anticipata (2015) per il Protocollo LEN dalla sperimentazione “Kata in classe”, curata da Anna Possio e riservata ai soli bambini delle Elementari. Anch’essa ha visto l’uso di puzzle di livello molto semplice: 4 ore di attività con gli allievi; 4 le ore di aggiornamento per gli insegnanti.

In occasione della sua venuta a Torino (2018), in cui lanciò l’attività educativa “Kata per crescere”, Rother tenne sullo stesso argomento, utilizzando sempre come strumento didattico un puzzle di livello elementare, un corso indirizzato specificamente alle aziende (imprenditori, uomini d’azienda, docenti universitari). L’attività si svolse presso SKILLAB, l’ente di formazione aziendale dell’Unione Industriale torinese.

Introduzione al Toyota Kata

a cura di Anna Possio

Il Toyota Kata è un metodo per insegnare la creatività e la capacità di innovazione a tutti all’interno di un’organizzazione, introdotto da Mike Rother nel libro Toyota Kata.

Il libro illustra il Kata del Miglioramento (Improvement Kata) e il Kata del Coaching (Coaching Kata), le routine fondamentali attraverso cui Toyota ha sviluppato una mentalità e una cultura organizzativa basate sul miglioramento e l’adattamento continui.

Mike Rother sostiene che il vantaggio competitivo e la sopravvivenza di lungo termine di un’organizzazione non originino dalla mera implementazione di soluzioni “preconfezionate” e spesso copiate da altri (quelli che nel Lean Manufacturing vengono spesso chiamati i “lean tools”). Secondo l’autore, la forza di un’organizzazione risiede nella capacità di sviluppare le proprie specifiche soluzioni, adeguate alla situazione del momento, soggetta a condizioni dinamiche e imprevedibili. Questa capacità di innovazione e adattamento dipende dalla metodica applicazione di routine mentali e comportamentali, che possono essere insegnate e trasmesse tramite uno specifico metodo di coaching, che ricorda quello socratico.

Secondo questo innovativo approccio al management, fra i compiti primari dei leader e manager vi è quello di sviluppare le persone, in modo da poter conseguire i risultati desiderati. L’apprendimento è quindi essenziale e funzionale al miglioramento, all’interno di un approccio che considera le persone come la risorsa più preziosa di un’organizzazione.

Per sviluppare le persone, tutti i membri dell’organizzazione (leader e manager inclusi) devono applicare, attraverso la pratica volontaria (deliberate practice) delle routine, o kata in giapponese, che accrescono e incanalano la creatività. I kata sono degli schemi (pattern) che vengono praticati ripetutamente fino a diventare completamente naturali, automatici (in origine, il termine si riferisce a sequenze di movimenti nelle arti marziali).

Il Kata del Miglioramento è una routine che permette di spostarsi dalla condizione attuale in cui ci si trova in un dato momento a una nuova condizione, in un modo creativo, focalizzato e orientato verso un obiettivo (purpose-oriented). Tale routine si basa su un modello a quattro fasi:

  1. Definire la visione o direzione
  2. Afferrare la Condizione Attuale (Current Condition)
  3. Stabilire la prossima Condizione Obiettivo (next Target Condition)
  4. Spostati verso tale condizione obiettivo tramite cicli PDCA, secondo un metodo scientifico, sperimentale e iterativo.

Al contrario dell’approccio tradizionale che guida i comportamenti delle persone, quello che vuole prevedere quale sarà il percorso verso un obiettivo e che si focalizza sull’implementazione di attività predeterminate, il kata del miglioramento si basa su un atteggiamento di scoperta continua nel percorrere un percorso che sempre è ignoto e imprevedibile. L’apprendimento avviene proprio nello sforzarsi (striving) di raggiungere una condizione obiettivo, e nel fare aggiustamenti di rotta mano a mano che si apprende e si accresce la propria conoscenza dei processi.

Toyota Kata sostiene che lo schema di ragionamento e comportamento del kata del miglioramento è universale e applicabile a qualsiasi ambito, non solo aziendale o lavorativo, ma anche nel mondo dell’education, della politica, della vita quotidiana. Il messaggio di fondo del libro è che, se le persone si allenano a praticare e apprendere un kata per procedere attraverso un territorio ignoto (unclear territory), non devono temere gli ostacoli, i cambiamenti e le incertezze che incontreranno. Anziché cercare di aggrapparsi a un senso di certezza, che è spesso in verità fittizio, le persone possono trovare la fiducia e un senso di auto-efficacia grazie all’applicazione di un kata che permette di affrontare l’incertezza in un modo guidato, semplice e accessibile a tutti.

Presentazione libro
“TOYOTA Kata. Gestire le persone per il miglioramento, l’adattabilità e la superiorità dei risultati” di Mike Rother – Edizioni McGraw-Hil

Sperimentazione pratica Kata studenti IIS Natta e Zerboni

Sperimentazione KATA 2014

INTERVENTO PREVISTO Sperimentazione in 2 scuole Programma (per ogni scuola): corso 8 ore per gruppo classe + docente progetto
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Don Bosco Kata

Il Kata applicato all’insegnamento

Kata per crescere

a cura di ASSOCAM Scuola Camerana tratte e tradotte da materiale didattico di Mike Rother,
in memoria di Anna Possio

Kata in classe

a cura di Anna Possio,
per un percorso con le Scuole Elementari, utilizzate per l’aggiornamento degli insegnanti

“Didattica in classe e accoglienza in occasione di “Porte Aperte”
presso l’Istituto Baldesano-Roccati di Carmagnola
con l’attività “Kata per crescere”

Corso formazione Aziende Mike Rother - SKILLAB - Unione Industriali

Materiale didattico suggerito da Mike Rother

Corso formazione Aziende Rother speech SPESSO

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